Il Protestantesimo

Il Protestantesimo è l'insieme delle Chiese e delle dottrine nate dalla Riforma del XVI sec.. Infatti la riforma potestante parte dal 1517, anno in cui vennero pubblicate le 95 Tesi di Lutero, un frate agostiniano che si ribellò alla diffusione della vendita delle indulgenze praticata dai cattolici al fine di raccogliere fondi per la costruzione della basilica di San Pietro. L'intento iniziale di Lutero era quello di favorire una riforma interna alla Chiesa cattolica, evitando qualunque forma di scissione, ma fu scomunicato. La rottura con il Papa lo portò a creare delle comunità indipendenti dette evangeliche. La Riforma Luterana si diffuse rapidamente in Germania e in Europa centrale.

Nell'ambito della religione protestante si distinguono quattro grandi gruppi: i luterani, i zwingliani, i calvinisti, e gli anglicani oltre alle comunità minori che si sono formate e differenziate nel tempo come gli anabattisti, i quaccheri, i battisti, etc. Le Chiese protestanti, nonostante siano nate dalla medesima riforma, si differenziano per le loro dottrine, sacramenti e strutture ecclesiastiche; tutte, però, negano il primato pontificio e la struttura gerarchica della Chiesa Cattolica, riconoscendo la Bibbia come unica autorità di fede e unica fonte della dottrina e della morale.

Il ministro del culto si differenzia molto dal sacerdote cattolico, essendo "soltanto" un fedele educato alla predicazione e distribuzione dei sacramenti. Il rifiuto del sacerdozio cattolico è categorico. Quasi tutte le dottrine protestanti, a differenza di quella cattolica, praticano soltanto il sacramento del battesimo e dell'eucarestia; la liturgia cattolica è stata prevalentemente abolita, unitamente al culto dei Santi e della Madonna.

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